In che abito abitiamo? Vincenzo Latina

Incontri con l’architetto Vincenzo Latina
Dedicati agli studenti di Accademia SantaGiulia e del Comune di Rezzato

La conferenza tratterà due principali tematiche attinenti agli interessi e le attitudini degli studenti, cercherà con un linguaggio articolato e comprensibile, attraverso esempi, metafore e trasposizioni di aprire nuove visioni e interrogativi su come vivono i luoghi, partendo dall’abito (prima forma di abitare lo spazio, di protezione e cura), sino alla città come espressione d’arte.


20 gennaio 2025 ore 09:30

Cinema Teatro CTM Rezzato
Via IV Novembre, 91 – Rezzato (Brescia)

Promosso da:
Distretto Lapideo Bresciano
Rotary Club Valle Sabbia Centenario
Comune di Rezzato
Scuola delle Arti e della Formazione Professionale Rodolfo Vantini


22 gennaio 2025 ore 10:00

Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia
via Nicolò Tommaseo 49, Brescia

Promosso da:
Distretto Lapideo Bresciano
Accademia SantaGiulia
Rotary Club Valle Sabbia Centenario

 

La città, La casa, L’architettura, l’abbigliamento

La necessità di dotarsi di un “abito”, di un riparo è una prima forma di abitare la terra.
Abito. Deriva dal latino habitus ed ha la stessa origine semantica di habitat. Deriva dal latino habere, avere. In seguito è diventato vestimento. Generalmente si riferisce all’abbigliamento che portiamo, ai vestiti che ogni giorno abitiamo.

Abitare. Habitàre, allo stesso modo ha una radice comune che deriva dal latino habere, avere.
Nel caso specifico significa continuare ad avere, ovvero vivere ed avere la consuetudine in un luogo: abitarvi.

C. Darwin, constatò che l’orango si copriva di notte, allo stesso modo sotto una pioggia intensa con le foglie del Pandanus; anche A.E. Brehm (Alfred Edmund Brehm (1829 – 1884), scrittore e biologo tedesco.) notò che uno dei suoi babbuini si proteggeva dal calore del sole estivo ponendo una stuoia di paglia sopra la sua testa.
Tali rilievi hanno portato alle congetture che probabilmente le origini dell’abitare degli umani e le origini dell’architettura e dell’abbigliamento siano derivate dalle abitudini dei primi progenitori dell’uomo. Solo che i Primati, a differenza degli umani, non hanno mai sentito la necessità di coprire il corpo e di costruire ripari stabili.
Abitare è anche assumere abitudini, ovvero le relazioni umane ripetute con lo spazio circostante. Il ripetere delle azioni e l’interagire con un luogo, oltre ad originare le abitudini, determinano anche lo stile di vita. Sono le scelte consuete dalle quali scaturisce una peculiare empatia e un legame tra gli umani e i luoghi che si vivono, che si abitano. Scegliere di abitare un luogo potrebbe essere assimilato all’esigenza di vestire indumenti, e attraverso questi definirne la nostra identità.

Abito (da abitare) è anche la memoria degli oggetti, da non confondere con ricordo o nostalgia, è una relazione affettiva che emoziona, che ricorda sentimenti di esperienze vissute.
Architettura, non è solo l’involucro, la “scatola esterna” che contiene gli ambienti, le stanze, gli arredi, è anche la costruzione dello spazio dell’uomo, che è lo specchio delle persone, della comunità e della società.

La domesticità ormai sembra fuori moda, relegata alle persone di età avanzata, invece è necessario ritrovarla nelle pause dai ritmi frenetici e nevrotici contemporanei, è ritrovare nei luoghi un benessere psicofisico, sia nelle relazioni personali, sia con gli oggetti e gli spazi che viviamo.

La bellezza, oggi è pressoché confusa con l’azione spettacolare, la vertigine, il capogiro, il sensazionalismo, l’estemporaneo, l’illuminazione tout court; la società contemporanea sembra anestetizzata dagli eccessi, dalla velocità delle informazioni e del consumo delle esperienze, tutto ciò si riverbera anche nell’ambiente domestico.
Sarebbe utile ritrovare dei momenti in cui riscoprire il piacere delle pause, del silenzio e delle sospensioni, come quelle ricercate dal compositore John Cage, così da migliorare la capacità d’ascolto, e per chi ha sensibilità anche il suono del silenzio.

Bisogna riscoprire un’educazione all’ascolto, allo stesso modo della visione, della percezione e delle esperienze; una educazione “sentimentale” verso gli altri, nelle relazioni interpersonali, familiari o domestiche; verso i luoghi: città, piazze, strade, le scuole, le case, le stanze e ogni ambiente umanizzato.

Oggi, invece tutto si consuma rapidamente ed è in continua sostituzione, col rischio di generare una società anaffettiva, che non riesce a conferire una equilibrata percezione dei valori, per cui, tutto rischia paradossalmente di diventare oggetto temporaneo, di disvalore, di consumo, da sostituire o da aggredire.

Il sostantivo Abito (anche l’abitare) è stato rapidamente sostituito dall’Outfit (composto di out ‘fuori’ e fit ‘essere adatto, appropriato) che a differenza del gusto e della misura e della probabile (anche se non richiesta) sartorialità del capo d’abbigliamento significa “equipaggiamento completo”, inteso come somma di più capi di vestiario coordinati, alla moda.
Accade sovente che i più giovani acquistino online dei capi d’abbigliamento senza poterli provare. L’importante dell’outfit è avere un look accattivante, che rappresenti lo stile di una persona, quasi sempre di una modella o di una influencer, che indossa e a sua volta invoglia all’acquisto di vestiti coordinati.
Se Abito è anche abitare su misura, l’Outfit potremmo associarlo all’attuale moda dell’home decor che ha gran successo su Instagram. Allo stesso modo dell’attuale tendenza, l’accumulazione coordinata di arredi alla moda, di soluzioni che propongono alloggi con maggiore Appeal così da avere maggiore Glamour.

Viviamo una continua rottamazione dei mobili, delle poltrone e divani, degli elettrodomestici e di molte suppellettili, tutto ciò può ingenerare una disaffezione ai luoghi. Tutto diventa temporaneo, in successione, e la società dei consumi che ci riempie di oggetti ad obsolescenza programmata.
Lo stesso sta succedendo nelle relazioni umani nelle esperienze.

Abitare, dovrebbe avere un carattere maggiormente performante, così da assumere abitudini relative anche alle caratteristiche specifiche del luogo stesso. Le ripetute interazioni con i luoghi danno origine ai comportamenti, allo stile di vita. Il legame esistente tra noi e il luogo (il territorio e la casa) è come scegliamo di abitarlo, di indossarlo e definire la nostra identità.

Riscoprire in che “abito” abitiamo, quali siano i gesti automatici e i comportamenti di routine, e come risvegliare la dolce meraviglia del consueto e delle azioni profonde. Tutto ciò potrebbe aprirci nuove esperienze, nuove vie verso la consapevolezza della casa che si abita che “vestiamo”, con la speranza di non cambiare ossessivamente e rapidamente abito e abitudini.

Vincenzo Latina. Una costellazione in terra

Il Memoriale per le Vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa

Il 21 gennaio, alle ore 18:00, inaugura nella monumentale Galleria di Palazzo Martinengo delle Palle, in Via San Martino della Battaglia 18 a Brescia, la mostra UNA COSTELLAZIONE IN TERRA, dedicata al Memoriale per le Vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa.

Promossa dal Distretto Lapideo Bresciano e dal Rotary Club Valle Sabbia Centenario, la mostra è curata dal Comm. Prof. Nicola Bianco Speroni e del Distretto Lapideo Bresciano, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Brescia e dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Brescia.

L’evento gode inoltre del patrocinio del Comune di Lampedusa e Linosa, della Provincia di Brescia, del Ravenna Festival, del Consolato Generale del Giappone a Milano, del MUSIL – Museo dell’Industria e del Lavoro, di Confapi Brescia e di Confindustria Brescia.

La mostra rappresenta un’occasione di riflessione e dialogo, proponendo un racconto emozionante attraverso fotografie, oggetti, reperti e video. Al centro, il racconto della trasformazione di una cava dismessa tra Punta Sottile e Cala Francese a Lampedusa in un suggestivo spazio teatrale all’aperto. Un nuovo spazio pubblico aperto a tutti, immaginato come luogo di incontroculturameditazione e preghiera – sia laica che religiosa – pensato per riaffermare il ruolo del Mediterraneo come mare di pace.

Un progetto che unisce cultura e impegno sociale

L’iniziativa si inserisce in un percorso iniziato nel 2022 grazie al Rotary Valle Sabbia, quando alcuni soci parteciparono a un concerto del maestro giapponese Takahiro Yoshikawa a Lampedusa. L’evento, patrocinato dall’Ambasciata del Giappone in Italia, segnò l’inizio di un intenso dialogo culturale culminato quest’estate in un concerto all’interno del Memoriale diretto dal Maestro Riccardo Muti, con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e artisti di fama internazionale come il violoncellista Giovanni Sollima.

Vincenzo Latina e il Memoriale

La mostra esplora la visione di Vincenzo Latina, architetto di fama internazionale e autore del progetto di riqualificazione ambientale del Memoriale. Docente universitario, Vincenzo Latina è stato insignito della Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana nel 2012, del Premio Architetto Italiano nel 2015 e di numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali grazie alla sua capacità di coniugare l’architettura contemporanea con il restauro ambientale, la riqualificazione urbana e la valorizzazione socioculturale ed economica.

Orari di apertura

La mostra sarà ospitata presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Brescia, nella Galleria di Palazzo Martinengo delle Palle, in Via San Martino della Battaglia 18 a Brescia.

Lunedì, martedì, giovedì, venerdì: 9:00-12:30 | 14:30-18:00
Mercoledì: 9:30-18:00

L'Architetto Traduttore

L’ARCHITETTO TRADUTTORE

L’Ordine degli Architetti di Brescia, nell'ambito della Rassegna “Architettura e Critica” - incontri dedicati ai grandi temi dell'architettura contemporanea – organizza la conferenza dell’Architetto Vincenzo Latina dal titolo “L’Architetto Traduttore”.

🗓️ La conferenza si terrà mercoledì 27 novembre 2024, alle ore 18.00, presso la sede dell’Ordine APPC di Brescia in via San Martino della Battaglia 18 a Brescia.

L’Architettura allo stesso modo della letteratura, la sceneggiatura, la cinematografia, l’arte nelle espressioni più ampie e variegate si avvale di “ri-costruzioni”, tesse continue relazioni; allo stesso modo tra le molteplici discipline scientifiche, tecniche, i luoghi, le città, i contesti sociali ed ambientali.
Il traduttore non opera in modo neutro, oltre alle risorse linguistiche è richiesta una profonda conoscenza dell’opera, della cultura e del contesto di origine e quella di destinazione. L’architetto opera allo stesso modo del traduttore letterario, nel caso specifico il testo da interpretare è la città, il territorio, l’architettura, gli edifici preesistenti nel quale inserire degli innesti tra alterità ed adattività. L’architetto non è mai neutro, ogni opera ricompone, rinnova il testo, ne modifica la scrittura, la sintassi, senza modificarne il senso.

💡 La conferenza tratterà tali relazioni, in cui i progetti, le idee e le città sono assunte come una sequenza di “fratture” ed “assestamenti”, un continuo “bradisismo” nelle quali alcune “vecchie” fabbriche degli edifici, allo stesso modo le idee e le immagini trovano rinascita attraverso la riattualizzazione e il riuso attivo delle stesse.

Al termine della conferenza, seguirà il dibattito.

Moderatore: Marco Garau, Vice Presidente OAPPC Brescia

Partecipazione gratuita, modalità di iscrizione
👉 Iscrizioni architetti: Portale.Servizi.CNAPPC
👉 Iscrizione non architetti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Iniziativa valida ai fini dell’aggiornamento professionale degli iscritti all’Ordine degli Architetti PPC 2 CFP.

BACK TO PIETRA&CO. PUBLIC ART A SIRMIONE

BACK TO PIETRA&CO.
PUBLIC ART A SIRMIONE
(Da Punta Grò alle Grotte di Catullo)
Giugno – Ottobre 2024

BACK TO PIETRA&CO. è un progetto che nasce nel segno di Lillo Marciano, curatore e ideatore delle precedenti edizioni di Pietra&Co., organizzato dal Comune di Sirmione e dal Consorzio Marmisti Bresciani, con la partecipazione della Direzione Regionale Musei Lombardia Grotte di Catullo, a cura di Valentina Marciano e Paola Cavalli, con la collaborazione di Franco Ghirardi, imprenditore e artista.

Il progetto omaggia la collaborazione pluriennale tra Sirmione e Lillo Marciano, da sempre sostenitore di interazioni arte, territorio e pubblico, della bellezza senza tempo della penisola catulliana, della valorizzazione del mondo della pietra bresciana come patrimonio artistico e culturale del futuro e di una dimensione culturale al di fuori dei luoghi deputati e circoscritti all’arte.

Un percorso espositivo a cielo aperto da Punta Grò al centro storico di Sirmione.
Spiagge, vie, piazze, vicoletti e parchi diventeranno i luoghi di incontro tra sculture realizzate con la pietra bresciana, installazioni contemporanee e persone, per riannodare il rapporto tra arte e pubblico e rimotivare la scoperta di una creatività al di fuori dei luoghi canonici dell'arte.

Riportare l’arte al pubblico e il pubblico all’arte senza perdere intensità e capacità di sperimentare, sosteneva Lillo Marciano, per questo il percorso espositivo contaminerà i luoghi del quotidiano, portando le persone ad un incontro “imprevisto” con l’arte ed utilizzando proprio questo effetto a sorpresa come strategia di comunicazione per incoraggiare anche quella parte di pubblico inconsapevole.

Per ulteriori dettagli sul percorso, gli artisti e le opere, è possibile consultare il sito web visitsirmione.com


In occasione dell’evento inaugurale di venerdì 31 Maggio 2024, alle ore 21:00, in Piazza Giosuè Carducci, si terrà la performance musicale di Fabio Scrivanti BREATH.
Breathe è un progetto che invita il pubblico a un momento di sospensione e contemplazione. Attraverso una performance sonora, l’ascoltatore è invitato a partecipare all’immensità del lago e alla bellezza del paesaggio circostante. La musica, linguaggio universale per eccellenza, diventa il viatico perfetto per immergersi nella natura, nell’acqua e riscoprire la connessione profonda con il nostro ambiente. Trasportati dall’armonia e dalle suggestioni sonore, si respira l’essenza di questo luogo.

Durante la serata, il Consorzio Marmisti Bresciani allestirà un punto vendita per la vendita delle piccole rane Cracking e di gadget d’autore realizzati dagli artisti di Back to Pietra&Co. nell'ambito del progetto L’ARTE RIGENERA L’ARTE che Cracking Art promuove dal 2012 per la raccolta di fondi destinati al restauro del patrimonio artistico e al sostegno di progetti culturali. Per tutta la durata di Back to Pietra&Co. sarà possibile acquistare le piccole rane Cracking presso i punti vendita itineranti che verranno allestiti a Sirmione, o contattando il Consorzio Marmisti Bresciani.

 

EVENTI COLLATERALI

Parallelamente alla mostra Back to Pietra&Co., una serie di eventi collaterali animerà la città di Sirmione. Offrendo momenti di cultura, musica e arte nella splendida cornice del Lago di Garda, questi eventi permetteranno ai visitatori di immergersi completamente nel mondo dell'arte contemporanea e della sua interazione con lo spazio pubblico.

CONCERTO CON IL PANORAMA PIÙ BELLO DEL MONDO - 28 Giugno 2024 ore 19:00, Punta Grò
Dedicato a Lillo Marciano e Albert Florian Mihai
Danilo Rossi & The New Gipsy Project
Danilo Rossi, viola – Ion Lixandru, fisarmonica – Marian Serban, cymbalom – Nicolae Petre, contrabbasso

BISOGNA SAPER SOGNARE - Comune di Sirmione, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lombardia e la Direzione del Castello Scaligero
Per tutto il periodo del progetto Back to Pietra&Co. chi arriverà a Sirmione nelle ore serali e notturne troverà il maestoso Castello Scaligero illuminato dalla scritta evocativa del pensiero di Lillo Marciano, che abbraccia ogni visitatore con un messaggio universale e inequivocabile: Bisogna saper sognare.

Per informazioni
Consorzio Marmisti Bresciani
T. +39 331 1998347 – Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il Consorzio Marmisti Bresciani annuncia il rinnovo del Consiglio Direttivo e la conferma di Luisa Senini alla presidenza per il secondo mandato.

Luisa Senini, Presidente del Consorzio Marmisti Bresciani, e il Consiglio Direttivo

Il Consorzio Marmisti Bresciani, che raggruppa 33 aziende del settore, è lieto di annunciare il rinnovo del suo Consiglio Direttivo, avvenuto durante l'assemblea generale dei soci che si è tenuta lo scorso martedì 16 febbraio.
Nella serata di ieri il nuovo Consiglio Direttivo ha eletto all’unanimità come presidente Luisa Senini (Senini Stone Srl Unipersonale), che inizia così il suo secondo mandato consecutivo.
La carica di vicepresidente è stata assegnata ad Andrea Manstretta (S.I.L. MAR srl) e Gianluca Senco (Marmi Senco Snc di Senco Raffaele e Angelo).
Sono stati nominati consiglieri: Massimo Marchina (Marmi Marchina Massimo), Davide Mazzardi (Marmi Mazzardi Davide, Flavio & C. Snc), Pierluigi Maccaboni (Maccaboni Marmi di Maccaboni Pierluigi), Williams Salvini (Salvini Holding Srl), Daniele Ghirardi (Marmi Ghirardi Srl), Luca De Biasi (Ariete Marmi Srl).

Una fiducia rinnovata, quella nei confronti di Luisa Senini alla presidenza per i prossimi tre anni, accolta con entusiasmo dai membri del Consorzio, che riconoscono il suo impegno nell'ambito della promozione e sviluppo del settore lapideo bresciano.

Luisa Senini ha dimostrato competenza e dedizione nel corso del suo primo mandato, guidando il Consorzio Marmisti Bresciani attraverso sfide e opportunità significative, una su tutte la creazione insieme agli altri due Consorzi lapidei bresciani, Consorzio Cavatori Valle di Nuvolera e Consorzio Marmo Botticino Classico del Distretto Lapideo Bresciano. Inoltre Il suo continuo impegno a favore dell'innovazione, della sostenibilità e della collaborazione tra i membri del Consorzio ha sicuramente contribuito a sostenere il settore.

“Sono grata per la fiducia riposta in me e nel nostro lavoro – ha detto Luisa Senini, Presidente del Consorzio Marmisti Bresciani -. Il mio primo mandato è stato un periodo di sfide e realizzazioni, siamo pronti ad affrontare insieme un nuovo capitolo, determinati a portare avanti la missione del Consorzio con ancora più dedizione.
La sostenibilità ambientale sarà al centro della nostra agenda.
È nostro dovere preservare l'ambiente per le generazioni future, e mi impegno, con lo straordinario aiuto della nostra direttrice Silvia Botti, a guidare il Consorzio verso pratiche sempre più eque e sostenibili nel settore lapideo.
Inoltre, lavoreremo per garantire una rappresentanza efficace del nostro settore presso le istituzioni regionali e non solo. La voce dei marmisti bresciani deve essere ascoltata, e lavoreremo in collaborazione con le altre realtà del territorio per assicurarci che le nostre prospettive siano pienamente considerate.
Siamo inoltre lieti di poter prendere parte al tavolo della Segreteria Tecnica dell’Osservatorio di Regione Lombardia per il clima, l’economia circolare e la transazione ecologica, dove porteremo il nostro contributo ed il nostro know-how consolidato in questi anni, per la valorizzazione dei residui di lavorazione dei nostri prodotti”.

Glocal Emotion

GLOCAL EMOTION

Think global, act local
Imparare a conoscere la propria storia e valorizzarla
Un percorso espositivo composto da sculture e instazzazioni
Ideato da e dedicato a Lillo Marciano

Nell'ambito del progetto "Nelle vene del marmo", Glocal Emotion è un’esposizione collettiva open-air organizzata dal Consorzio Marmisti Bresciani in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

Con l’obiettivo di coadiuvare la valorizzazione della cultura della pietra nella contemporaneità, il progetto è nato da un’idea di Angelo “Lillo” Marciano - sculture, curatore e animatore visionario di tante iniziative culturali - scomparso nell’agosto del 2022, proprio durante la progettazione di tale evento.
Glocal Emotion è quindi la concretizzazione dell’ultimo progetto di Lillo Marciano, un omaggio a lui e un ringraziamento al lavoro svolto durante l’arco di tutta la sua vita.
In sua memoria, la principale prerogativa della mostra è al contempo quella di stabilire un forte legame di continuità con le sue passate iniziative, un passaggio di testimone ideale, quindi, ma quantomai necessario di intenti, volti a mantenere vivo un suo ascendente molto personale, una sorta di incantesimo dadaista condiviso con amici e collaboratori, che ad ogni nuovo progetto veniva alimentato dal momento dell'ideazione lungo tutto il percorso organizzativo, e fino al piacere e alla partecipazione della fruizione collettiva.

I curatori Franco Ghirardi e Paola Cavalli hanno progettato lo spazio di Cava Burgazzi realizzando una mostra diffusa che ospiterà le installazioni di nomi importanti dell’arte contemporanea: Cracking Art, Renzo Nucara & Carla Volpati, Dorothy Bhawl, Stefano Bombardieri, Armida Gandini, Franco Ghirardi, Gianpietro Moretti, Angelo Confortini, Ivan Confortini, GAC ProgettoUtopia.
“Le cave e i cantieri dell’estrazione e della lavorazione della pietra bresciana, da oltre duemila anni, sono lo scenario in cui un susseguirsi di generazioni di professionisti del settore hanno impresso nel marmo di Botticino la proprie identità” spiega la curatrice Paola Cavalli citando “Lillo”. “Le storie bresciane presenti nella mostra diffusa Glocal Emotional sono animate da artisti visionari che con la loro immaginazione sono in grado di favorire una rilettura creativa dell’identità culturale di un territorio che necessita con urgenza di tornare di nuovo vitale e produttivo”.

Durante l’inaugurazione e nei giorni seguenti di apertura della mostra sarà possibile acquistare delle piccole rane realizzate da Craking Art, i proventi della vendita delle piccole opere andranno a supporto di una borsa di studio per uno studente meritevole dei corsi di scultura, pittura e arti visive dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia. L’iniziativa è parte del progetto Cracking Art “L’arte rigenera l’arte” attivo dal 2012 e volto a sostenere progetti e iniziative culturali in Italia e all’estero.

Il progetto Glocal Emotional rientra nei progetti finanziati da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Capitale della cultura 2023”. La Fondazione ha infatti concesso un contributo di 30.000,00 euro per consentirne la realizzazione.

La cittadinanza è invitata a partecipare perché, come ripeteva Marciano a coloro che partecipavano ai suoi incontri e ai visitatori delle sue installazioni, «ognuno di noi è parte dell’opera d’arte».

La mostra sarà accessibile al pubblico gratuitamente e senza prenotazione, dal 20 maggio al 18 giugno 2023, il sabato e la domenica dalle 17:00 alle 21:00, con aperture eccezionali infrasettimanali per visite guidate ed eventi.

Iniziative serali programmate:
18 Maggio 2023 - Rusty Brass band & Dj set con DANGEROUS MIND
28 maggio 2023 – Banda di Rezzato
11 giugno 2023 – Banda di Nuvolera
Tutte le iniziative verranno comunicati sui canali ufficiali dell’evento.

Per informazioni, visite guidate e aperture straordinarie:
Consorzio Marmisti Bresciani
T. 331 1998347 – Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Corsi serali di Arte e Scultura CFP Vantini

Il Consorzio Marmisti Bresciani sostiene la Scuola delle Arti e della Formazione Professionale CFP Rodolfo Vantini - centro di formazione per il lapideo a Brescia - e siamo felici di comunicare che sono aperte le iscrizioni per i nuovi corsi dedicati ad all'arte e alla scultura.

Per iscrizioni o informazioni, contatta l'istituto CFP Vantini
segreteria 030 2791576 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Economia circolare, nuovi materiali marcati CE

Il Consorzio Marmisti Bresciani (www.consorziomarmisti.org) nel corso degli anni 2020/21 ha realizzato un ambizioso progetto di Economia Circolare in partenariato con le aziende: Senini Stone Srl (www.seninistone.it), Breccia Aurora Srl (www.ghirardi.it), Stil Onix di Tazzoli Francesco & C. snc (www.stilonix.it), Gruppo Gatti (www.gruppogattispa.it).

La sperimentazione, portata avanti sia attraverso campagne in situ che con attività di laboratorio dallo Studio MM S.r.l. di Mamiano (Pr) (www.studio-mm.it), si è basata dapprima sullo studio e la determinazione delle principali caratteristiche chimico - fisiche dei principali scarti di lavorazione del bacino estrattivo (cappellaccio superficiale, fanghi di taglio e rettifica, cocciame, ecc.).

Una volta individuate le caratteristiche salienti dei vari scarti a disposizione del Consorzio, Studio MM ha proceduto con la progettazione di mix design, interamente costituiti dai vari materiali di risulta, in grado di soddisfare le principali caratteristiche chimico-fisiche, richieste sia a livello prestazionale che autorizzativo, per una libera commercializzazione di tali prodotti.

Si sono così realizzate alcune miscele di inerti costituite interamente da scarti di lavorazione che hanno superato tutti i test di laboratorio e sono state ritenute idonee al loro utilizzo come aggregati per opere d’ingegneria civile e sottofondi, riempimenti, ripristini ambientali.

I nostri nuovi materiali sono tutti marcati CE ai sensi della EN 13242 in ottemperanza a tutte le nuove direttive normative in materia di Economia Circolare.

In particolare i prodotti marcati CE che il Consorzio annovera sono:

mix1 Mix 1: miscela di inerti di recupero 0/80 mm, caratterizzata da un ottimo scheletro litoide grossolano ed una frazione fine, caratterizzata da una modesta plasticità. Ideale per ritombamenti e/o ripristini ambientali.
mix1 Mix 2: miscela di inerti di recupero 0/80 mm, caratterizzata da un ottimo scheletro litoide ben distribuito nelle varie frazioni granulometriche e caratterizzata dalla presenza di materiale fine a scarsissima plasticità. Ideale per sottofondi e strutture viarie in genere (parti inferiori delle strutture, distanti dal piano viabile).
mix1 Mix 3: miscela di inerti di recupero 0/30 mm, caratterizzata da un ottima distribuzione granulometrica e plasticità nulla nella frazione fine. Ideale per sottofondi e strutture viarie in genere (parti inferiori delle strutture, distanti dal piano viabile).
mix1 Mix 4: miscela di inerti di recupero 0/30 mm, caratterizzata da un ottima distribuzione granulometrica e plasticità nulla nella frazione fine. Studiata solamente per applicazioni con stabilizzazione a cemento. Ideale quindi per sottofondi e strutture viarie in genere (corpo del rilevato in sostituzione di terreni stabilizzati a calce).

 

Per qualsiasi informazione tecnica o commerciale si invita a contattare direttamente il Consorzio Marmisti Bresciani
Ufficio: +39 030 2594506 – cell. +39 3311998347
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In tema di architettura e pietra naturale - marmo, travertino, granito - l’Italia parla al mondo.

Su Interni Magazine si parla di PNA - Pietra Naturale Autentica, rete di aziende nata nel 2018 per supportare e diffondere l’uso della pietra naturale nel design e nell’architettura, un progetto aggregante, nato dall’esigenza di costruire un sistema culturale del materiale e della sostenibilità intorno all’uso delle pietre nell’architettura e nel design.

Una lunga intervista a Stefano Ghirardi, presidente di PNA e di MARMI GHIRARDI Srl, alla scoperta dei materiali naturali: “La pietra naturale richiede cultura, passione, tempo. La disponibilità da parte dell’architetto e del designer di rinunciare al controllo totale, affidandosi a una bellezza da avvicinare con rispetto e umiltà”.

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Corsi di Arte e Scultura CFP Vantini

Il Consorzio Marmisti Bresciani sostiene la Scuola delle Arti e della Formazione Professionale CFP Rodolfo Vantini - centro di formazione per il lapideo a Brescia - e siamo felici di comunicare che sono aperte le iscrizioni per i nuovi corsi dedicati ad all'arte e alla scultura.

I corsi sono realizzati con la preziosa collaborazione di partner che costituiscono la rete per la valorizzazione del settore marmo:
• Consorzio Marmisti Bresciani
• C.F.P Giuseppe Zanardelli
• Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico
• Consorzio Cavatori Bacino Valle di Nuvolera
e con il patrocinio di Comune Rezzato, Comune di Botticino ed Ecomuseo del Botticino.

Per iscrizioni o informazioni, contatta l'istituto CFP Vantini
https://www.vantini.it/?page_id=1272
T. 030 2791576
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

corsi vantini 02

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